Noi del TU

Stile LIBERO

Non è la disciplina di cui Massimiliano Babila Cagelli
è stato campione di nuoto,ma quella che ora ha scelto
per creare il primo ristorante art-immersive.
Un luogo davvero unico.

di Alessandra Pon
aricolo apparso su ELLE, numero 38 del 13 ottobre 2023

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Si fa presto a dire unico. Ma nel caso di Massimiliano Babila Cagelli – ex campione di nuoto, home economist autodidatta prima e sous-chef poi per cucine stellate – il concetto è esplorato con la stessa disciplina e profondità con cui un tempo si tuffava nelle vasche di allenamento, dando vita al primo ristorante con immersione artistica, Tavolo Unico, dove sia la vista che il gusto assaporano, per davvero, pezzi unici.

 «Quando gareggiavo in giro per il mondo, la mia seconda piscina erano i musei», ricorda. «Ho iniziato comprando le cartoline al Louvre e, appena possibile, ho continuato con opere del ’900 in originale». Durante il Covid, insieme a Serena Colombo - compagna di classe del liceo diventata storica dell’arte e docente universitaria – pubblica un libro che è manifesto, se non antipasto, della sua gastrosofia, Anche Van Gogh mangiava le cozze, dove serve in pagina racconti e ricette ispirati agli impressionisti. 

La portata successiva è stata un’elegante villetta di Busto Arsizio, che non ha privato del suo spirito discreto di casa, accogliendo nelle sette stanze altrettante collezioni private e dedicate - personaggi e periodi, da De Chirico al Pop americano, da Dalì al Novecento italiano – e sistemandovi un unico tavolo. Unico perché chi vi si siede godrà in esclusiva dell’uso della sala, restandovi a suo piacere. Unico perché offre quattro menù, ma tutti sono una sorpresa: si può scegliere il soggetto – mare, monti, orto – ma non lo stile con cui Cagelli lo interpreterà. Unico perché – come in un art show – ogni giorno quel che si vede e si assaggia è diverso dal precedente: un’opera in più, una posata diversa, un ingrediente itinerante. 

Se si aggiunge che i bambini fino ai dieci anni sono suoi ospiti «per avvicinarli a gusto e arte fin da piccoli», avrà forse creato il restò perfetto? «Come diceva Picasso», chiosa serafico, «non si deve avere paura della perfezione. Tanto non la raggiungeremo mai».

QUESTIONE DI PROSPETTIVA

Da Tavolo Unico sono possibili tre diverse eat&art experience oltre ai quattro menù degustazione di dieci portate (vini in abbinamento, caffè e distillati dopo pasto inclusi nel prezzo). Romeo e Giulietta Nell'unica suite delle sette sale, si cena accanto a opere d'arte e design (il divano Bocca di Gufram) evocative della celebre storia d'amore, con posate d'argento d'epoca, calici realizzati a mano e menù tematico dello chef. Masterpiece Nella sala omonima, si gode di un capolavoro, e non solo, impressionista e dei piatti signature di Cagelli. Wine experience Nella taverna De Chirico, non saranno i vini a essere abbinati ai piatti, ma il piacevolissimo contrario.

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La bellezza resta. Era la convinzione del celebre pittore francese Pierre-Auguste Renoir (1841-1919) espressa in una corrispondenza col giovane Matisse

Una certezza che, da oltre due anni, anima anche Massimiliano Babila Cagelli, ideatore e chef, e Serena Colombo, curatrice artistica di Tavolo Unico, luogo nato nel 2021 in una dimora storica nel cuore di Busto Arsizio: sette sale, sette tavoli (uno solo per ogni sala, ad accogliere una singola prenotazione) per cenare soli ma al contempo in compagnia di 99 emozioni artistiche (capolavori originali dell’arte tra Otto e Novecento), e godere appieno di un’esperienza di gusto e di raffinata esclusività. 

Per offrire agli ospiti altre porzioni di bellezza nasce Solo prima fila: è questo il claim della recente iniziativa di aperitivi culturali che, tra febbraio e luglio, ogni mercoledì sera, animeranno Tavolo Unico. Una sorta di salotto ottocentesco dove vivere un raffinato aperitivo cui seguono momenti musicali alternati a racconti d’arte, a cui assistere da protagonisti, in prima fila (il calendario completo su www.tavolounico.it). 

Picasso, Chagall, Matisse, Andy Wharol saranno il cuore delle serate dedicate alle arti figurative, a cura di Serena Colombo, mentre per la musica si alterneranno pianoforte, violino, fiati e duo musicali. 

Applausi calorosi e commozione per l’esibizione, nelle tre date inaugurali, di Emanuele Piovesan e Beatrice Distefano, giovani e talentuosi allievi del Conservatorio “G. Puccini” di Gallarate. I due pianisti torneranno a esibirsi soli e a quattro mani la seconda settimana di febbraio. Sarà poi la volta di un triplice appuntamento con l’affermato Duo Maclé di Sabrina Dente e Annamaria Garibaldi. Protagonista delle serate dedicate agli archi, a marzo, è un’altra giovane promessa, Federico Nogarotto, vincitore del Concorso Musicale Nazionale Villa Oliva di Cassano Magnago. 

“Non volevamo perdere di vista le nostre radici culturali che fin dall’inizio hanno caratterizzato Tavolo Unico” ha commentato Serena cui ha fatto eco Massimiliano “E’ uno sforzo notevole imbastire il programma ed adattare ogni settimana la location. Ma, si sa, la fatica passa, la bellezza resta”.